Anche quest’anno sono andata al mare senza andare al mare. Il Web Marketing Festival è un evento che si tiene ogni anno a Rimini: per tre giorni si parla di innovazione digitale e web marketing nel moderno Palacongressi della città emiliana.
Ecco cosa mi sono portata a casa quest’anno.

La relazione con il cliente è il focus per la scrittura di contenuti efficaci
Giorgio Soffiato ha espresso un concetto che ne vale mille: l’acquisto iniziale è solo una piccola parte del percorso di relazione. Spesso l’acquisto è visto come un punto d’arrivo, un traguardo, ma in realtà non è così.
L’acquisto sta al centro di un percorso non lineare (che chiamiamo customer journey) e che cambia a seconda del prodotto, dell’acquirente e degli strumenti che questo usa. Può essere preceduto da una fase in cui l’acquirente si informa in modo approfondito sul prodotto (es. B2B) oppure può essere seguito dall’apertura di un ticket in un centro assistenza.
La sfida per chi crea contenuti è riuscire a realizzare quelli che soddisfano le esigenze specifiche dell’utente che si trova in un determinato punto di questo percorso.

Solo chi riesce a vendere con l’ironia vince davvero
Valentina Falcinelli ha parlato dell’uso dell’ironia nei testi. Spiega come costruire un testo ironico e sottolinea che l’ironia si usa solo se è parte della personalità del brand. Spesso a noi copy viene chiesto di fare testi ironici sui social come se il trend fosse l’ironia. Non è così. Valentina chiude il suo intervento dicendo che con l’ironia bisogna far ridere ma per essere davvero bravi bisogna anche vendere.
Mi sono chiesta allora: quante birre in più vende la Ceres con un post ironico? Quanti condividono i suoi post, adorano questo stile ma poi comprano la Pedavena, la Peroni o una birra artigianale?

Quello di noi copy è un compito importante, tanto quanto quello dei designer
Il linguaggio del futuro è quello di cui ha parlato Valentina Di Michele. È un linguaggio chiaro, semplice e positivo che si crea seguendo poche ma importantissime regole. Noi copy dobbiamo scrivere e contemporaneamente anticipare, guidare e rassicurare. Solo così chi legge capirà il messaggio e potrà portare a termine qualsiasi azione sul web: dalla ricerca di un’informazione su un sito, all’acquisto di un prodotto su un ecommerce.
È stato un intervento pratico, di quelli che ti lasciano consigli utili come una mappa per il tesoro, da usare per affinare e migliorare ogni tipo di testo. Inoltre mi ha confermato ciò che penso da un po’: se la gente non legge i contenuti online è perché sono difficili da comprendere, noiosi e spesso sono scritti in “burocratese” o “commercialese”.

Pensare di conoscere il nostro pubblico è diverso da esserne certi
Giuliano Trenti ha spiegato come costruire un sito tenendo bene a mente cosa prova il l’utente, cosa desidera e di cosa ha paura. Giuliano ha spiegato il suo Brain Method, un processo di analisi dei processi decisionali che aiuta a trovare i contenuti più adatti al pubblico, quelli da mostrare per primi e da mettere in evidenza.
Con gli esempi che ci ha illustrato ho capito una cosa importante: l’analisi del pubblico prima della realizzazione di un sito web è fondamentale, anche se pensiamo di conoscere bene chi visiterà il nostro sito. Il contenuto sarà ancora più efficace e il cliente più contento.

I contenuti davvero unici e distintivi sono quelli pensati per il pubblico specifico
Valentina Vellucci ha parlato dei contenuti per un piano editoriale social che si distingue e che non parla di “oroscopi e ricettari”. Sì, perché produrre contenuti per l’ennesima “giornata mondiale del…” ci può anche stare, ma il messaggio che si trasmette deve essere essere diverso, deve rivolgersi al nostro pubblico specifico. Ciò significa che non dobbiamo per forza piacere a tutti.
Questo è un buon suggerimento per la creazione di contenuti davvero unici, capaci di farsi notare tra un post sull’ennesimo simpatico gatto e quello della foto del nuovo aspirapolvere che passa anche negli angoli più difficili.

Quelle del Web Marketing Festival sono sempre giornate fitte di eventi interessanti, di stand in cui curiosare e di persone da incontrare. Il profumo del mare non si sente neanche quando esci a prendere un po’ d’aria tra un evento e l’altro. E al contrario di ogni altra vacanza al mare, non si torna con la valigia piena di sabbia ma con la mente ricca di nuovi stimoli.